COSA

In questo modulo desideriamo trattare “Quale” è il suo ruolo di Genitore/Tutore nel sostenere la Doppia Carriera dei suoi figli. Offriamo alcuni approfondimenti, linee guida e suggerimenti che potrebbero aiutarla a comprendere meglio le esigenze dello sport, a trovare e a gestire rilevanti informazioni per sostenere sua/o figlia/o nel trovare un equilibrio tra le duplici richieste nel combinare le carriere sportiva e accademica. Lo sport è una fonte di divertimento e benessere, ma può essere impegnativo fisicamente e psicologicamente, e una potenziale fonte di stress sia per l’atleta sia per tutta la famiglia.

I. Sfide Potenziali

Lo sport presenta diverse sfide potenziali. È fisicamente impegnativo e richiede tempo. Deve comprendere che le richieste fisiche e mentali dell’allenamento e della competizione causano un affaticamento che deve essere bilanciato con periodi di recupero appropriati a massimizzare gli adattamenti dell’allenamento e ridurre al minimo il rischio di malattie e di infortunio. Per loro natura gli atleti sono impegnati in complesse interazioni con altre persone rilevanti: allenatori, dirigenti, colleghi, medici, fisioterapisti e altro personale di supporto e, talvolta, con agenti sportivi e giornalisti. L’organizzazione quotidiana della famiglia dipende dai programmi di allenamento e competizione; la vita familiare può essere condizionata non solo per i genitori, ma anche per i fratelli dell’atleta. Raggiungere e mantenere il successo sia nello sport sia nell’istruzione può essere difficile e talvolta frustrante. Questo richiede una chiara pianificazione e una struttura di supporto. Le competizioni possono influenzare e interrompere il tempo libero della famiglia, specialmente nei fine settimana; spesso richiedono lunghi viaggi, a volte all’estero, e lunghi periodi fuori casa per i raduni sportivi e per le competizioni. Gli atleti devono gestire le esperienze interculturali e le interazioni con i propri compagni di squadra e gli avversari di altri paesi, è quindi importante fornire loro informazioni, consigli e supporto per affrontare tali rapporti.

II. Ruoli dei Genitori/Tutori

  1. Come Genitore/Tutore il suo ruolo primario è di fornire un ambiente di supporto e amorevole. Questo comporta l’apprendimento e la comprensione delle basi dello specifico sport: regole e regolamenti, struttura organizzativa, le richieste fisiche e adeguato allenamento sia in termini di tipo, volume e intensità in relazione all’età dell’atleta e allo stadio di crescita e sviluppo nel suo percorso di specializzazione sportiva.
  2. È importante mettere in prospettiva i primi successi e sapere come identificare ciò che serve per raggiungere il livello d’élite in età adulta in quello sport specifico. È importante avere una chiara comprensione che lo sviluppo di una carriera sportiva di successo è un processo a lungo termine e richiede di essere pianificata e gestita di conseguenza.
  3. È molto importante, specialmente nell’adolescenza, che si conoscano le basi della crescita e della maturazione per parlare con gli allenatori della pianificazione della carriera dell’atleta e delle transizioni a un livello superiore (vedere i suggerimenti alla fine di questo modulo).
  4. Mantenga un dialogo costante con l’allenatore per assicurarsi che lei non interferisca con le sue decisioni negli allenamenti e nella competizione. Se desidera avere chiarimenti sul livello e lo stato di prestazione dell’atleta, parli direttamente e apertamente con l’allenatore.
  5. Mantenga un dialogo costante con i dirigenti, verifichi le condizioni dell’allenamento, raccolga informazioni sul comportamento e sulle prestazioni dell’atleta. Tenga presente che ci sono limiti al suo intervento. Per saperne di più, veda il modulo COME.
  6. Gestisca l’impegno del tempo familiare. Tutti saranno implicati. Il modo migliore per affrontare le sfide potenziali è avere un programma organizzato per i trasporti, i pasti, lo studio e il tempo libero, etc. Condivida le responsabilità con il suo partner. Le competizioni durante i fine settimana sono una sfida per tutta la famiglia. Non improvvisi.
  7. Se ha altri figli, presti loro particolare attenzione, soprattutto se non sono atleti, poiché possono sentirsi trascurati a causa della tempistica necessaria a conciliare gli impegni sportivi.
  8. Quando è possibile, sostenga l’atleta durante viaggi di lunga distanza, cerchi di essere presente o di tenersi in contatto quando è lontana/o.
  9. Deve essere consapevole che il successo dello sport d’élite è accessibile a pochissimi atleti. Controlli la situazione nello specifico sport. Questo può essere ottenuto considerando la partecipazione dello sport in prospettiva e cercando di trovare un buon equilibrio tra scuola e sport. A volte gli orari possono confliggere e altre volte l’atleta potrebbe essere stanco. La/lo aiuti a fare i compiti e si ttenga informato sul rendimento scolastico. Cerchi di essere proattiva/o e parli con gli insegnanti per verificare le sfide potenziali e per verificare le esigenze della scuola. Per ulteriori informazioni, consulti il Modulo COME.
  10. Se l’atleta afferma di voler abbandonare la scuola per dedicarsi completamente allo sport provi a fornire validi consigli sulle prospettive di successo nello sport specifico e sull’importanza della Doppia Carriera. Per ulteriori informazioni, consulti il modulo COME.

III. Esigenze specifiche

 a) Bisogni nutrizionali

La spesa energetica associata alla partecipazione sportiva necessita un adeguato approvvigionamento energetico che è fornito da un’alimentazione e un’idratazione adeguate. Una dieta equilibrata è fondamentale per far fronte alle esigenze dell’allenamento e della competizione e il suo contenuto dipende dalla specificità dello sport e dei bisogni individuali dell’atleta. Questo è particolarmente importante durante le fasi critiche della crescita e dello sviluppo associate all’adolescenza, quando la mineralizzazione ossea è in un processo accelerato e i disturbi alimentari possono essere un problema. Parli con l’allenatore e con i nutrizionisti, e si tenga informato sulle buone pratiche nutrizionali presenti nel modulo COME.

b) Recupero

È impossibile sostenere il carico di allenamento e ottimizzare l’adattamento dell’allenamento senza un adeguato recupero. Dopo tutto, l’adattamento all’allenamento avviene durante periodi seguenti l’allenamento stesso e, quindi, se il recupero è insufficiente allora l’adattamento non sarà ottimale. La quantità e la durata del sonno sono fondamentali. Gli adolescenti dovrebbero dormire ogni giorno almeno 8 ore. Si assicuri che l’atleta adotti una buona igiene del sonno e che la stanza sia fresca, oscurata, e tranquilla, lontano da distrazioni come la TV, videogiochi, e altri apparati che inviano luce blu come cellulari e tablet. Un calendario equilibrato per conciliare allenamenti e impegno scolastico è un compito familiare.

c) Bisogni psicologici

Lo sport è psicologicamente stressante. L’atleta deve competere con i suoi pari e avversari e cercare di fare del proprio meglio per vincere. Questo processo può mettere in dubbio le percezioni di autoefficacia e autostima dell’atleta. L’atleta non ha bisogno di un’ulteriore pressione da parte della famiglia. Il suo ruolo è quello di assicurare un ambiente di sostegno e amorevole che consenta all’atleta di fiorire. Chieda all’atleta i suoi risultati, ma assuma un atteggiamento positivo e cerchi di non interferire con il ruolo degli allenatori. Si informi sui potenziali conflitti nell’ambiente sportivo, in particolare con gli allenatori e con le rivalità con i coetanei. Un dialogo aperto con gli allenatori e con i genitori dei compagni di squadra dell’atleta può essere una buona strategia per prevenire potenziali conflitti. È possibile che a un certo punto l’atleta voglia smettere di praticare sport. Essendo il più adulto e con maggiore esperienza è importante che lei sia consapevole dei motivi dell’abbandono sportivo per fornire un consiglio appropriato, se necessario, ma anche essere in grado di rispettare le decisioni dell’atleta (vedi il modulo COME). Sia certa/o di essere a conoscenza di attriti o di logoramento nello sport ed essere in grado di leggere i segni e segnali che presentiamo nel modulo COME. Lo sport potrebbe portare in superficie emozioni complesse, che possono essere sia positive sia negative, ma piuttosto intense per l’individuo. È molto importante conoscere l’atleta, imparare come esprime le emozioni nel campo sportivo e come deve reagire per sostenere il suo benessere emotivo.

d) Rischi

La pratica sportiva ha molti benefici ma vi sono anche dei rischi che possono avere conseguenze sulla salute dell’atleta. Gli infortuni fanno parte dello sport e possono avere una molteplicità di cause, ma gli aspetti principali sono la prevenzione e una riabilitazione completa. Parli con l’allenatore o il fisioterapista sulle strategie che possono prevenire gli infortuni. Quando l’atleta è infortunato, è importante assicurarsi che riceva un trattamento adeguato e che segua il protocollo di riabilitazione corretto. La recidiva è dolorosa, può causare lunghi periodi di assenza dalle competizioni e può portare all’abbandono sportivo. Esistono altri problemi legati ad un eccesso di carico di allenamento: la sindrome non adattativa, l’affaticamento cronico, le malattie, le lesioni da uso eccessivo e, in rari casi, la sindrome da sovrallenamento. I primi segnali e sintomi potrebbero essere i disturbi del sonno e dell’alimentazione, un comportamento instabile, l’isolamento sociale e la mancanza di motivazione per qualsiasi attività fisica. È importate leggere tempestivamente i segni, parlare con l’atleta e cercare l’aiuto di uno specialista (vedi Modulo COME). Sia consapevole che la normale evoluzione ormonale che caratterizza la transizione all’età adulta si verifica con tempi diversi, con le ragazze che maturano circa 2 anni prima dei ragazzi (le ragazze a 10-12 anni e i ragazzi a 12-14 anni). Tuttavia, durante la maturazione questo periodo può essere molto individualizzato e non è raro che l’età cronologica e biologica possano differire di 2-4 anni, Durante questo periodo di crescita e maturazione gli atleti sono fisicamente e psicologicamente vulnerabili e hanno bisogno di tutta l’attenzione e cura da parte delle loro famiglie.

e) Abuso di sostanze e comportamenti di dipendenza

Le pressioni percepite dalla competizione costringono gli atleti a far fronte alle proprie debolezze e necessità di riconoscimento sociale. Ciò può portare all’adozione di una varietà di comportamenti rischiosi. Sostanze per migliorare le prestazioni sono un rischio evidente. Verifichi con la società/federazione sportiva le politiche attuate e il materiale educativo in materia. Tenga presente che oggi questo tipo di farmaci è ampiamente disponibile su Internet e di facile accesso. Nella progressione sportiva verso il livello d’élite gli atleti trascorrono molto tempo in tornei o raduni in cui le dipendenze da gioco d’azzardo, videogiochi e navigazione online/social media possono apparire come una reazione alla noia o alla mancanza di obiettivi. Inoltre, gli atleti possono essere dipendenti dall’allenamento o sviluppare la sindrome di perfezionismo che è anche stressante. Parli con l’atleta e cerchi aiuto (consulta il Modulo COME).

f) Lettura dei segnali

In tutti gli scenari esposti in precedenza, deve essere in grado di leggere i segnali e di identificare i sintomi. Questi sintomi sono descritti sinteticamente nel modulo COME. In questo contesto, è importante che i Genitori/Tutori mantengano un dialogo costante con l’atleta e con gli altri attori rilevanti. Ci sono specialisti (professionisti sanitari, psicologi, assistenti sociali) che possono aiutarla.

IV. Considerare lo sport come uno stile di vita

Nel percorso verso il livello d’élite, lo sport diventa sempre più una scelta di vita. Può implicare che l’atleta adolescente lasci la propria casa per una città lontana o addirittura un paese straniero per allenarsi in un centro sportivo federale o in un club professionistico. In questo caso, i quotidiani legami familiari sono interrotti e gli allenatori e i dirigenti assumono il ruolo di mentori o tutori. Tuttavia, la separazione dalla famiglia e dall’ambiente nativo può essere un forte shock emotivo e sociale. Anche se non è fisicamente presente, è importante che mantenga regolarmente il contatto, preferibilmente su base giornaliera. Con la crescente specializzazione, le scelte dell’atleta sono sempre più autonome. Cionondimeno è importante che come Genitore/Tutore lei comprenda come il suo ruolo è quello di un rilevante punto di riferimento, di un consigliere, e di una fonte di supporto emotivo e sociale.

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